giovedì 18 ottobre 2007

Io bevo acqua Pejo

Dal Tirreno di stamani(ieri) -“Ecco il nuovo accordo: sviluppo del porto e bonifiche per la città di Piombino” è il titolo dell’incontro con l’assessore Bramerini programmato per stasera alle ore 21 alla sala del Perticale - .

Ci sono andato, e la Bramerini c’era accompagnata dal solito manipolo di tecnici della Regione; insieme c’era il futuro ex-sindaco Gianni Anselmi col solito codazzo di politici e faccendieri locali.

La Bramerini non ha aperto bocca e non c’era nessun documento che illustrasse questo ipotetico nuovo accordo; la presentazione del “nuovo accordo” è stata quindi fatta da Anselmi che, prendendo le distanze dichiarando che non è che lo vuole a tutti i costi, ha presentato quelle che considera le principali modifiche: i fanghi di Bagnoli non saranno trattati o stoccati a Piombino; bene, dirà qualcuno, allora rimangono a Bagnoli! no… no… no… è tutto molto più semplice: si portano a Piombino e si mettono direttamente nelle vasche senza nessun trattamento…Ma come!? Prima era necessario almeno lavarli e ora vanno bene così come sono? Certamente!!! Lo dice la legge… e se lo dice la legge allora vanno bene .?.?.?.!

Io non bevo l’acqua dell’acquedotto; certo è controllata tutti i giorni, è sicuramente conforme ai valori di legge… Legge?? Quale legge??? e se la legge cambia, quella che prima era cattiva diventa buona? e perché si chiama “acqua del sindaco”? …vuoi vedere che la legge la fa….chi???…

Io bevo acqua Pejo; viene dai monti, questi monti (Gran Zebrù e Ortles)


E tra i monti e la sorgente non ci sono insediamenti umani; l’ho visto con i miei occhi, ci sono stato; le uniche cose che possono sporcarla sono le cacche delle marmotte e delle aquile. Anche la levissima viene da quei monti, ma io non bevo neanche la levissima, perché ho visto dove è: tra i monti e la sorgente c’è tutto un paese, anzi una città: Bormio, con migliaia di persone e molteplici attività umane.

E i fanghi chi se li beve? Chi crede che basta fare una legge per far diventare buona una cosa cattiva!

Sono buoni se corrispondono ai valori della colonna B della tabella dm 471/99? Si, sono buoni per realizzare zone industriali, ma non per zone residenziali perché questi valori sono da 10 a 100 volte maggiori di quelli della colonna A; ma se il legislatore si preoccupa di determinare una colonna A, significa che riconosce pienamente che valori superiori a quelli di questa colonna sono dannosi per la salute umana.

E voi che acqua bevete?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravo Massto, e grazie. E' la più tempestiva informazione sull'incontro di ieri sera e dimostra il nulla, il fumo che nasconde l'arrosto. Il Comitato dovrebbe fare subito stamani un comunicato e denunciare il bluff, la patetica ricerca di un'uscita decorosa da parte di chi voleva a tutti i costi questa operazione. Bisognerebbe anche far rilevare (dopo aver letto il Tirreno di oggi) che rispetto al referendum il sindaco e il nuovo partito di maggioranza (PD) non possono ignorare la volontà dei cittadini. La politica non è nascondersi dietro il parere di una commisione tecnica. Escano allo scoperto.

Anonimo ha detto...

Non solo. La richiesta espressa da Tortolini di non ricorrere al TAR in caso di bocciatura del REFERENDUM è di una grevità e gravità che delinea bene la percezione che l'ex Segretario dei DS ha dell'ordinamento repubblicano.
Se il quesito verrà respinto il Comitato deciderà in piena autonomia il da farsi senza escludere a priori la possibilità di rivolgersi alla terzietà dei Tribunali.
Tortolini ci spieghi piuttosto come L'ARRIVO DI MIlIONI DI METRI CUBI DI MATERIALI in un sito non sia di esclusivo interesse del sito. Sulle spalle di chi ricadrebbero i problemi gestionali delle scorie di Bagnoli? Non forse su Piombino?
Se nel fantomatico nuovo accordo ci dovesse essere scritto che parte delle scorie saranno accolte nei giardini dei ministri dovremo convenire con Tortolini che la materia non è di esclusivo interesse locale viceversa sarà arduo persino per un abile oratore e politico come Tortolini dimostrare ai cittadini la consistenza dei propri argomenti.

Nicola Bertini