giovedì 20 settembre 2007

Non sanno più che pesci prendere

Non sanno più che pesci prendere
Ma sono sempre arroganti

L’accordo sui fanghi di Bagnoli, si è infangato.

Merito della mobilitazione popolare, della raccolta di quasi 5.000 firme in soli 10 giorni, dell’appassionata partecipazione alle assemblee pubbliche.

Ora dicono di voler cambiare l’accordo, hanno delle idee, poche però incerte e confuse:
“orientare l’accordo… riducendo o eliminando gli stoccaggi e se possibile, il trattamento dei materiali, verificando la possibilità tecnica di conferimento integrale e diretto nelle vasche di colmata”. nello stesso tempo “realizzazione del macchinario di lavaggio nel nostro territorio” si continua con “verificare i tempi… se possibile…attivare un percorso per la bonifica” ecc.

Si capisce che sostanzialmente si vorrebbe forse far trattare i fanghi di Bagnoli a Bagnoli o forse non trattarli affatto e far costruire comunque a Piombino l’impianto per il trattamento. Vago anche l’altro punto di sostanziale cambiamento: mettere nelle vasche del porto di Piombino, oltre che quelli di Bagnoli, anche una piccola parte dei rifiuti stoccati dalla Lucchini. (finora dicevano impossibile per legge)

Chiedono anche di voler incontrare il comitato del NO, non per ridiscutere l’accordo nelle sue fondamenta, ma “per condividere i miglioramenti possibili” e contemporaneamente offendono accusandoci di aver attivato “un dibattito strumentale orientato a creare un clima di paura tra i cittadini” e di non volere il confronto.

Sostanzialmente insistono di voler portare milioni di tonnellate di rifiuti da Bagnoli e cercano di depotenziare il dissenso cambiando quelli che sono, secondo loro, i punti più critici.

Le cose invece sono semplici, a Piombino abbiamo rifiuti a sufficienza per fare non uno ma tre porti, quindi:
- Togliamo tutti i cumuli, mettiamo nelle vasche del porto di Piombino i rifiuti di Piombino, e in quelle di Napoli i rifiuti di Napoli e Bagnoli.
- Facciamo le bonifiche dei territori industriali che è la vera condizione per lo sviluppo del porto e per lo spostamento degli impianti inquinanti. Per questo dobbiamo fare un piano delle bonifiche.
- Spostiamo il cantiere Siderco, i carbonili e ambientalizziamo la fabbrica


Comitato No fanghi

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